Dal 1° luglio la Spagna ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, subentrando alla Svezia. Si tratta dell'ultima presidenza “a pieno regime” prima delle elezioni europee in calendario a giugno 2024: un arco di tempo che solitamente viene impiegato per chiudere il maggior numero di dossier legislativi prima di andare alle urne.
Reindustrializzazione, transizione verde, rafforzamento della giustizia sociale e unità dell’UE sono le quattro priorità del programma semestrale della presidenza spagnola. Un altro obiettivo importante che intende proporre il governo spagnolo è la creazione di una tassazione minima delle società commerciali in tutta l'UE, per porre fine una volta per tutte all'evasione fiscale da parte di grandi patrimoni e grandi società. Si calcola infatti che l'evasione fiscale costi all'UE l’1,5% del Pil annuo, un importo pari a quanto si investe in edilizia popolare e tutela dell’ambiente. Altri temi chiave per la presidenza spagnola dell'Ue saranno la riforma del mercato dell'energia, la revisione delle regole fiscali nel Patto di stabilità e crescita e il continuo sostegno all’Ucraina. Altri temi chiave per la presidenza spagnola dell'Ue saranno la riforma del mercato dell'energia, la revisione delle regole fiscali nel Patto di stabilità e crescita e il continuo sostegno all’Ucraina.